Creare un lavoro? Inventarsi un lavoro per ricominciare a vivere.
Tocchiamo oggi un tema molto discorso, ovvero creare un lavoro, in buona sostanza inventarsi un lavoro come alternativa al cercarlo.
Su internet il tema dell’inventarsi un lavoro viene trattato in maniera spesso troppo superficiale, lasciando quasi l’impressione che sia una scelta obbligata e dal risultato certo.
Come sempre accade però, la realtà è molto meno entusiasmante e le criticità da affrontare per creare un lavoro sono tutt’altro che semplici.
Questo articolo non è fuori tema rispetto agli argomenti trattati di solito perché, molto spesso, chi decide di inventarsi un lavoro lo fa guardando all’online e quasi sempre agli e-commerce.
Creare un lavoro ha senso?
Si… a patto di sapere poi come divulgarlo
Lo scoglio iniziale
Veniamo subito alla criticità più grande, dove quasi tutti cascano e che spesso nelle varie guide online non viene trattata a dovere.
Creare un lavoro non è difficile, basta avere una buona idea e metterla in pratica come vedremo nel successivo paragrafo.
Quando avviate un progetto online il problema che potrebbe comprometterlo è il fattore tempo.
Quasi sempre un progetto, per quanto valido, paga una fase iniziale più o meno lunga nella quale si stenterà a raggiungere dei risultati accettabili.
Potete vedere a tal fine questo approfondimento incentrato sui negozi online.
Molto spesso non si da la giusta importanza o non si riesce a programmare in maniera reale, il tempo necessario al nuovo progetto di andare a regime.
In una nuova start-up è sempre di primaria importanza il riuscire fin da subito a fatturare.
Iniziando e non vedendo i risultati in tempi celeri si hanno tutta una serie di problematiche, tra le quali:
- Affanno nei conti personali.Riuscirete ad andare avanti senza entrate? Per quanto tempo?In questo punto le persone tendono sempre a non essere obiettive.Pur messe al corrente della situazione, quasi sempre le persone pensano che la loro idea è così geniale da poter fin da subito vedere i primi frutti.
Nessuno si ferma però a pensare che oltre alla qualità dell’idea ci sono anche altri fattori, forse anche più importanti.
E allora succede che nella fase di avvio, in assenza di risultati immediati, le persone vengano prese dal panico.
Vedere il conto corrente assottigliarsi e nessun accenno di partenza dell’attività, porta molti a rinunciare oppure a forzare i tempi con risultati quasi sempre disastrosi.
- Cambi strategici inopportuni.Così non va, proviamo a…Molto spesso queste difficoltà iniziali portano ad intraprendere una serie di cambi di rotta che non fanno che peggiorare la situazione.Invece che affinare, si tende a stravolgere, procedendo a tastoni senza a quel punto nessuna strategia.
E quindi, come ovviare a questo gigantesco scoglio iniziale?
Molto semplicemente, bisogna avere un budget adeguato per evitare di farsi prendere dal panico in caso di mancati guadagni.
Ve lo dico in maniera brusca, se non avete un budget che vi permette di sopravvivere senza patemi, salvo casi eccezionali, non riuscirete ad andare da nessuna parte.
Questa fase iniziale cosi dura è una sorta di killer di start-up… anche di quelle più che valide sulla carta.
Quindi per creare un lavoro dal nulla, letteralmente inventarsi un lavoro è assolutamente necessario partire con un po di budget.
L’idea
Quella dell’idea che da il la a questa start-up è una tematica molto spesso trattata in altre guide online, quindi immagino che un poco ne sappiate già.
Indifferentemente, se volete lanciarvi nella diffusione di beni o di servizi, è necessario che questi possano rientrare in queste tre macro categorie:
- Qualcosa che non c’è.Sembra difficile, ovviamente, perché oggi giorno c’è un po di tutto, però trovare qualcosa di nuovo o innovativo potrebbe portarvi a ottimi risultati.Da non troppo tempo, ad esempio, è esploso il business dell’e-learning, lo aveste preso per primi alcuni anni fa avreste fatto sicuramente bingo.Stessa cosa per i portali di consulenza online, dove ad esempio potete fruire di consulenti da remoto.
Questi e tanti altri sono esempi di cui, nonostante pensiamo ci sia poco spazio per le novità, spesso poi queste arrivano comunque.
Quindi spremendosi le meningi non è un’impresa disperata quella di cercare prodotti o servizi innovativi che attualmente non ci sono.
Un buon consiglio in questo senso può essere quello di scandagliare altri mercati alla ricerca di qualcosa che già esiste altrove ma ancora non arriva in Italia.
Molto spesso il luogo migliore dove fare questo tipo di ricerche sono gli Stati Uniti d’America, dove le cose, quasi sempre, arrivano prima rispetto ad un paese poco aperto alle novità, come ad esempio l’Italia.
- Miglioramento di qualcosa che già c’è.Qui si apre un mondo di opportunità, specie per quanto riguarda i servizi.I prodotti, a meno di riunirli in collezioni, sono difficili da approcciare in questo senso.Migliorare un prodotto significa fare investimenti importanti.
Sui servizi invece si aprono enormi opportunità di modificare qualcosa che già c’è.
Facciamo come sempre un esempio.
Ci sono tantissimi e-commerce di moda, è difficile anche calcolare quanti siano.
Ma se lo verticalizzate con il “made in Italy” e con “solo produzioni artigianali” allora tutto cambia.
Non ho verificato, magari ce ne sono di uguali ma questa verticalizzazione può andare a migliorare il concetto di negozio online di abbigliamento standard.
In questo modo le potenzialità aumentano sensibilmente.
- Soluzione ad un problema o ad un’esigenza che le persone hanno.La soluzione più vantaggiosa deriva direttamente dal punto uno.Consiste nel cercare di fare il percorso inverso per trovare il prodotto o servizio su cui puntare.Non cercare il prodotto/servizio migliore ma cercare di capire quali sono le esigenze delle persone, o i problemi, che possono essere risolti.
Questo tipo di ricerca è la più vantaggiosa.
Cercare quindi di fare mente locale su come si può “migliorare” la vita delle persone mediante un prodotto/servizio.
La divulgazione – visibilità
Una volta confermato che avete un budget adeguato ed avete individuato un’offerta di livello da produrre, dovrete pensare al come proporla.
Un numero enorme di ottimi progetti fallisce qui, sulla divulgazione.
Potreste anche vendere le Ferrari a 5000 euro ma se vi mettete sulla montagna tra la boscaglia e nessuno lo sa, non ne venderete nemmeno una.
Inventarsi un lavoro quindi ha senso solo se poi avete un’idea ben chiara di come far conoscere alle persone dell’esistenza dei vostri prodotti/servizi.
Creare un lavoro è solo la parte iniziale, se poi non riuscite a monetizzarlo ha senso?
Se pensate di avere bisogno di una mano per mettere in piedi questa vostra offerta e divulgarla, contattateci