L’analisi SEO è un servizio essenziale per poter pianificare con efficienza l’ottimizzazione SEO necessaria.
QUI su www.ecommerce-manager.net vi mettiamo a disposizione un tool gratuito per l’analisi SEO molto efficiente.
Di solito questo tipo di servizi sono a pagamento, noi lo mettiamo a disposizione gratuitamente.
La nostra analisi SEO passa al setaccio alcune delle principali voci da ottimizzare.
A cosa serve un’analisi SEO?
Serve per avere un report in base al quale provvedere all’ottimizzazione SEO.
Intanto c’è da premettere che l’analisi SEO richiede alcuni minuti per essere completata perché è un servizio molto avanzato.
Quando ha finito potete vedere il risultato che è simile alla seguente foto:
Nello slider iniziale avete un’anteprima del sito sottoposto all’analisi SEO e il risultato del test espresso in centesimi.
Più è alto il valore, maggiore è l’ottimizzazione SEO già effettuata.
In termini generali, un’analisi SEO sotto i 60 punti dovrebbe preoccuparvi non poco.
Appena sotto alla valutazione c’è l’opzione per generare il pdf del test effettuato.
Scendendo trovate “Domain information”, diviso in due colonne: “stats” e “whois”.
La prima colonna (stats) vi mette a disposizione alcuni risultati da tenere in forte considerazione quali la presenza di sitemap.xml e robots.txt, due files essenziali per far apparire a google il sito come “ottimizzato SEO”.
La sitemap è una lista di tutte le pagine del sito redatta in modo da facilitare la navigazione del sito agli spider (sw dei motori di ricerca).
Il file robots invece lascia agli spider indicazione su cosa indicizzare e cosa no.
Ad esempio non ha senso indicizzare la cartella di amministrazione del sito.
E’ importante che questi due files, anche minimali, compaiano come presenti nell’analisi SEO perché una loro assenza lascia ai motori di ricerca la sensazione di essere di fronte ad un progetto poco serio.
Un’altro aspetto essenziale che compare nella casella “stats” dell’analisi SEO è la velocità di risposta: i siti lenti sono penalizzati.
Questo perché di solito le persone decidono se dedicare tempo ad un sito o abbandonarlo e bollarlo come “spazzatura” durante i primi 3 secondi di navigazione.
Quindi, alla luce di questo, immaginate quanto sia poco furbo fare aprire il sito in 5 secondi…
Nella colonna di destra dell’analisi SEO, quella “whois”, compaiono i dati che risultano dal (appunto) whois.
Quindi il registrante, la data di scadenza, ecc.
C’è da segnalare però che da quando è uscito il nuovo regolamento europeo sulla privacy, GDPR, di cui abbiamo parlato in QUESTO articolo, le informazioni presenti sul whois sono limitate.
Scendendo nella lettura dell’analisi SEO, incontriamo due parametri essenziali: meta title e meta description.
Quando effettuate una ricerca su google, quello che avrete è di solito una pagina (la prima) che presenta 10 risultati organici ed eventualmente altri sponsorizzati (google ADV).
Questi 10 risultati organici si presentano come da foto, ovvero con 3 elementi: il titolo, il link di destinazione e una descrizione di cosa c’è nella pagina puntata dal link.
Il titolo e la descrizione, oltre ad essere presenti, devono rispettare dei riferimenti in quanto alla lunghezza.
La lunghezza vi viene indicata sempre dal sw che adoperate per editare meta titolo e meta descrizione.
Scendendo nella lettura dell’analisi SEO si incontra un altro parametro essenziale: il numero delle pagine indicizzate.
Potrete confermare questo risultato digitando direttamente su google “site:nome del sito”.
Spesso capita che alcune pagine non vengano indicizzate da google ed i motivi possono essere molteplici.
Una delle motivazioni più frequenti è il “contenuto duplicato”.
Insomma, quando nell’analisi SEO il numero di pagine è inferiore al numero di pagine che effettivamente compongono il sito, è un campanello di allarme.
Se notate che le pagine indicizzate sono meno di quelle che avete pubblicato, indagatene i motivi.
Scendendo nell’analisi SEO si incontra il controllo della densità delle parole chiave.
E’ importante che le parole chiave, almeno quella principale, sia ripetuta più volte possibile nel testo.
Non è una cattiva idea dedicare ogni pagina ad una sola parola chiave, ottimizzandola solo per quella.
Scendendo nella lista dei controlli dell’analisi SEO si incontrano i riferimenti alla formattazione (H1, H2, ecc).
L’esperienza di navigazione è un parametro importantissimo per i motori di ricerca e, quindi, separare il testo in paragrafi, evidenziare le parti più importanti (ad esempio le parole chiave), distribuire per bene i link, ecc, sono ottimizzazioni essenziali.
Continuando a scorrere l’analisi SEO si incontra un’altra ottimizzazione importante: i tags nelle immagini.
Le immagini se ben redatte con descrizione e parole chiave riescono ad indicizzarsi e posizionarsi in maniera efficiente.
Sempre nel report dell’analisi SEO trovate altri due aspetti molto importanti:
- La lunghezza dei links interni. I link interni possono contenere parametri o essere amichevoli. Per migliorare l’esperienza di navigazione è bene siano amichevoli.
- Il peso, espresso in kb, della pagina. Abbiamo parlato all’inizio di quanto sia importante che la pagina sia rapida nel caricamento.
Per finire le parti essenziali (le altre potrete approfondirle successivamente), per ultimo vi segnala se il sito è ottimizzato per la versione mobile.
E’ importantissimo che collassando la dimensione della pagina, il sito riesca a ricostruirla lasciandola fruibile.
Per evitare problemi, adoperate template responsive.
Come avrete notato, l’analisi SEO è in lingua inglese.
Provvederemo appena possibile alla traduzione di questo importante tool gratuito, ma anche così vi consigliamo di sfruttarlo perché è comunque molto utile.
Se avete difficoltà potreste aiutarvi con il traduttore di google.
Alla fine dell’analisi SEO (gratuita) avrete importanti dati per provvedere di vostro all’ottimizzazione del sito.
Se però preferite essere aiutati, QUI trovate la nostra proposta di collaborazione all’ottimizzazione SEO.
Il SEO è essenziale perché, dopo una medio-lunga opera di ottimizzazione, vi ritroverete ad avere grandi volumi di traffico gratuito ed in target.
Questo vi permette di svincolarvi da costose e rischiose campagne di ADV.
Secondo noi l’ottimizzazione SEO unita ad un’attenta cura del Brand possono alla lunga portarvi i migliori risultati.
Del branding abbiamo parlato QUI.
E’ vitale per la vostra attività mettere al primo posto l’ottimizzazione della SEO e la costruzione di un Brand credibile.
Solo così potrete raggiungere i risultati che vi eravate proposti.
Vi consigliamo di maneggiare con cura e diffidenza l’ADV.
Raramente il ritorno dell’investimento delle compagne di ADV corrisponde a quello che vi aspettavate.
Se poi non affidate queste campagne a professionisti è quasi scontato il fatto che possiate andare in perdita.