A cosa serve un blog?
Molti si chiedono a cosa serve un blog e se è necessario averne uno.
La risposta è articolata, bisogna innanzitutto capire cos’è un blog oggi in un’era dominata dai social che sono i principali vettori dei contenuti diffusi in rete.
Partiamo da cercare di comprendere l’evoluzione dell’applicazione di questo strumento nel tempo.
Molti anni fa, agli inizi, fu una novità che contagiò internet e spinse non solo aziende ma anche (e sopratutto) privati ad averne uno.
Molti per passione verso uno specifico argomento, altri perchè molto banalmente si riusciva a monetizzare bene questo tipo di attività.
Man mano che il numero dei blog cresceva diminuiva la possibilità di monetizzarli facilmente e per anni andò avanti il mito che aprendo un blog si poteva guadagnare.
Ovviamente non era vero, o meglio, non era più vero da tempo e rendere un neonato blog economicamente sostenibile comportava sforzi immani.
Il tutto poi è stato ancora più estremizzato dall’esplosione dei social, che hanno portato la visibilità a tutti senza sforzi particolari ne il bisogno di avere un blog.
Quindi monetizzare un blog è diventato quasi impossibile a meno di non averne uno vecchio… storico.
Avere un blog per un privato è ad oggi tutto sommato inutile, ma da azienda?
Avere un blog per un privato è ad oggi tutto sommato inutile, ma da azienda?
Per un’azienda, grande o piccola che sia, o un professionista un blog aziendale è necessario.
Qui il discorso cambia completamente…
Basta guardare i siti di quasi tutte le aziende migliori e si trova il blog… perchè? A cosa serve un blog per un’azienda?
Ci sono un sacco di ragioni per cui è importante avere un blog se sei un’azienda (piccola o grande) o un professionista (di qualunque tipo).
Alcuni dei motivi:
- I social non sono di tua proprietà e non li controlli. Sei ospite a casa di altri. Se ti bannano o se decidono di abbassare la visibilità delle pagine (tipo facebook) cosa fai? Ovviamente è necessario avere le pagine social ma averle non esclude la possibilità di avere il blog. E se dalle pagine, in futuro, avrai problemi inaspettati… il blog ti rimarrà.
- Sui social metti dei contenuti. Questi contenuti li hai concepiti con il lavoro o pagando e li carichi su un servizio non tuo?
Non è meglio caricare quei contenuti prima sul TUO blog è poi rimbalzarli sui social? Magari non completi, in modo da non disperdere tutto il contenuto li ma obbligare chi vuole fruirlo a venire sul tuo blog (sito). - Dei contenuti di ottima qualità elevano la percezione di affidabilità nei tuoi confronti da parte delle persone che lo leggono.
- Ogni pagina del blog aziendale, se strutturata in ottica SEO, è una sorta di canna da pesca che su internet (la rete è composta da un mare di pagine) aggancia persone ben in target e le veicola sul tuo sito aziendale. Se su un piccolo sito ogni pagina del blog vi “pesca” 1 persona al giorno e se avete 200 pagine… sono 200 persone al giorno in target ed averle o non averle sposta tanto.
- Crei dei contenuti di qualità con i quali espandi il tuo sito e questo fa impazzire google… è esattamente quello che i motori di ricerca vogliono.
- Creare molti contenuti di cui sopra alla lunga vi porta traffico in target e vi permette di mollare un po la pubblicità abbassando il costo di acquisizione del cliente. Questa voce di spesa è molto alta, incide sul prezzo e se non gestita in maniera adeguata vi manda fuori mercato senza che ve ne accorgiate.
- Nel blog sei solo, non sei ad un click dalla concorrenza. Esempio, digitate “psicologa Roma” su facebook e vedete cosa vi esce fuori. Centinaia di ragazze ben incolonnate da scrollare e cliccare. Il fatto di stare tutte li ad un click l’una dall’altra porta ad aprire molti profili velocemente con il risultato di disperdere l’attenzione. L’arrivo su un profilo non è
percepito come un punto di arrivo ma come uno step che rimanda al successivo. Il blog invece è sui motori, dispersivi, non si è a un click dalla concorrenza (qualcuno in più) ma sopratutto non si entra in un profilo (step) ma su un più corposo sito web (arrivo).
Ci sono anche tanti altri motivi ma già quelli elencati dovrebbero aver chiarito il concetto.
Per un’azienda, grande o piccola che sia, o un professionista un blog aziendale è necessario.