Facciamo oggi una panoramica sull’email marketing: cos’è? Funziona? Cosa sono le squeeze page?
Quello dell’email marketing è un ambito molto controverso.
Partiamo da un presupposto: funziona ma ha degli scogli da superare.
Gli scogli sono essenzialmente due, difficili da affrontare:
- Molte persone, esasperate da migliaia di email indesiderate, considerano spam anche quello che spam non è.
- Tecnicamente non è semplicissimo mettere in piedi un’email marketing decente.
L’email marketing. Cos’è? Funziona ancora? Le squeeze page.
Nonostante molti problemi l’email marketing è ancora vivo e vegeto
Effetto SPAM

email marketing
Diciamocelo chiaramente… abbiamo esagerato e continuiamo a farlo.
Non io e magari te che stai leggendo, però, nelle email di tutti noi arrivano tonnellate di immondizia tutti i giorni.
Tornando al titolo… email marketing cos’è? Sicuramente NON è inondare il web di immondizia.
Email su email di cose completamente inutili, non volute e fastidiose (se non irritanti) che finiscono dirette nella cartella spam, quali direttamente, quali con un vostro intervento.
Funziona questa robaccia? Vorrei dire di no, però, fare questa robaccia ha un costo rilevante quindi se continuano a farlo in barba anche a leggi sempre più restrittive (parleremo a breve del GDPR) avranno il loro tornaconto.
Però spero che voi che leggete non vogliate operare in questo modo che, ammesso possa farvi vendere qualcosa, è degradante ed una pietra tombale per il BRANDING.
SE decidete di raccogliere le email dei navigatori (con le dovute autorizzazioni) dovete poi avere un metodo per far si che quando arriva l’email le persone che le ricevono siano contente di riceverle.
Comprare mille email, con o senza un’autorizzazione all’uso delle stesse, genera sempre una criticità: se non aspettano l’email… allora è SPAM.
Quindi se avete in mente di acquistare delle email, fermatevi.
State facendo un’errore gigantesco.
Nessuno le aprirà e per una vendita che farete avrete 1000 persone che vi percepiranno sempre come immondizia e vi descriveranno come tale in giro.
Operare in questo modo non è fare email marketing ma è spammare.
Tecnicamente…
Allora se non è possibile acquistare gli indirizzi di posta elettronica come è possibile fare email marketing?
Il primo passo è acquisire gli indirizzi in maniera lecita e volontaria.
Generalmente ai vostri clienti ed a quelli a cui interessa quello che state facendo!
- Clienti. Sono già dei clienti paganti, quindi, se hanno apprezzato i vostri prodotti/servizi avranno piacere a rimanere in contatto con voi e (nb) vi hanno autorizzato (se lo hanno fatto) ad inviargli email su offerte, ecc…
Tra i clienti migliori ci sono sempre quelli che sono già vostri clienti. - Interessati. Se sono entrati nel vostro sito è, probabilmente, perché sono sinceramente interessati a quello che fate.
Che voi siate un negozio online, un professionista, un produttore di qualcosa… chiunque accede il vostro sito e lo naviga è interessato al vostro operato.
Quindi sono clienti (o potenziali clienti, indecisi), ma a prescindere sono perfettamente in target.
Una volta ottenute le email di queste persone, interessate ed in target, poi potrete cercare di trasformarli in clienti.
Uno scoglio sta proprio qui… trovare email di persone consenzienti, in target e fortemente interessate ai vostri prodotti/servizi.
Ci sono tanti modi per farlo, uno dei migliori è chiedere le email in cambio di qualcosa.
Questo qualcosa cambia a seconda di qual’è la nostra attività.
Molti confezionano un ebook o un video corso e li regalano in cambio dell’inserimento dell’email e dell’autorizzazione ad adoperarla per il email marketing.
Potrebbero essere delle buone leve per ottenere quello che si cerca (le email).

squeeze page
Uno strumento utile allo scopo è la cosi detta squeeze page.
Le squeeze pages sono delle pagine create ad hoc per la raccolta di email.
In sostanza sono delle LANDING PAGES ma strutturate con la raccolta di email come call to action al posto dell’acquisto.
Preparare una squeeze page per l’email marketing, come puoi immaginare, è altrettanto difficile che procedere alla creazione di una landing page.
Quindi è anch’essa una pagina di atterraggio dove far accedere le persone dopo aver fatto ADV allo scopo o dove accedono in maniera organica.
Lo scopo di questa squeeze page è di “convincere” le persone a lasciare l’indirizzo email, di solito, in cambio di qualcosa.
L’ideale è riuscire a scindere il traffico in maniera efficiente (attraverso la progettazione degli accessi o con l’esperienza di navigazione del sito) tra “convinti” e “titubanti”.
Se ci riuscite poi sarà un gioco da ragazzi far arrivare i “convinti” ad una landing page mentre quelli che hanno dubbi devono “finire” in una squeeze page.
Dico “in una squeeze page” perché, esattamente come le landing pages, è un’ottima idea farne diverse.
Questo perché nell’ottica di un email marketing efficiente, come la landing page, anche la squeeze page deve essere cucita addosso al target delle persone che vi si trovano ad accedervi.
Faccio un esempio pratico, se volete presentare la possibilità di avere un ebook in cambio dell’email su facebook e fare la stessa cosa anche su Google (ADV o traffico organico), l’ideale è fare 2 squeeze page diverse.
Una ottimizzata per la SEO che abbia una marcia in più per l’indicizzazione ed una che punta tutto sulla grafica, i colori e le foto, magari scarna nei contenuti testuali, per l’accesso dal social.

email marketing cos’è
Questo perché, ovviamente, le persone che arrivano da facebook e quelle che arrivano da google sono generalmente molto diverse e, per essere efficienti nella raccolta in entrambi gli ambienti, anche le squeeze pages dovranno essere diverse.
Quindi abbiamo detto che le persone che hanno dei dubbi vanno indirizzate ad una squeeze page dove (di solito) in cambio di qualcosa avrete l’email del “potenziale cliente”.
Una volta che avete a disposizione l’email dovrete iniziare a studiare il modo di “convincere” questa persona della bontà del vostro prodotto o servizio.
Successivamente all’acquisizione degli indirizzi, la vostra azione di email marketing dovrà prevedere l’adesione ad uno dei tanti servizi di invio (di solito gratuiti fino ai 2000 contatti), grazie ai quali invierete email quando ritenete sia il caso.
In queste email che invierete dovrete fare per bene 3 cose:
- Coinvolgere con ottimi argomenti il potenziale cliente fin da quando aderisce dell’ UTILITA’ di queste email, in modo che le aspetti con impazienza.
- Spiegare qual’è la marcia in più della vostra offerta in modo da dissipare ogni dubbio e farlo diventare un cliente pagante.
- Invogliare a far conoscere la nostra offerta anche a parenti, amici, colleghi. Perchè una volta accertato tutto quello che doveva accertare sarà quasi spontaneo (incentivatelo) il passaparola.
Sul cosa scrivere nell’email è impossibile parlarne senza fare un’inutile minestrone… va visto caso per caso.
Fate B2B o B2C? Vi rivolgete ad aziende iper specializzate? A professionisti? Alle mamme? Ai giovani?
Insomma ogni tipo di destinatario prevede un tipo di approccio diverso, impossibile pensare ci sia un’email generale buona per ogni situazione.
Troverete molti suggerimenti su internet e magari dedicheremo un articolo sul tema anche qui sul nostro portale a breve.