Cosa sono le long tail, in italiano parole chiave a coda lunga?
Approfondiamo il concetto di indicizzazione vedendo una tecnica di successo, ovvero quella delle parole chiave a coda lunga, o long tail.
In precedenti articoli abbiamo parlato parecchio di diversificazione.
Effettivamente la diversificazione è l’arma segreta per tirare su un business sostenibile.
Andiamo ora a vedere lo stesso concetto spostato in un ambito diverso.
Perché indicizzare le long tail è cosi utile?
Perché è una sorta di diversificazione applicata al posizionamento.
In estrema sintesi la diversificazione funziona così:
Devo distinguermi un poco nel prodotto o nel servizio in modo che
la concorrenza non l’affronto direttamente.
Questo concetto, semplice ma importante, va messo al centro di tutto quello che andremo a fare.
Però può essere preso a modello ed esteso anche ad altre caratteristiche chiave, tipo la SEO:
Devo distinguermi nel tipo di ricerca sui motori in modo che
la concorrenza non devo affrontarla direttamente.
Con le parole chiave a coda lunga, in inglese long tail, andiamo a fare proprio questo… cercare visibilità dove gli altri non sono presenti con forza.
Adoperando quindi parole chiave a coda lunga (long tail) si riesce a piazzare termini poco ricercati ma strettamente in target.
Il fatto che siano keys poco cercate indica il motivo per il quale i competitors non gli destinano troppo tempo e risorse.
Quindi questa serie di parole chiave a coda lunga (long tail) rappresentano un’ottima possibilità per evitare la concorrenza e scalare i motori di ricerca.
La necessità di ricorrere a questo tipo di indicizzazione è facilmente spiegato buttando giù una considerazione per punti che alla fine è illuminate (per chi non ci ha mai riflettuto).
- Vuoi scalare i motori di ricerca per vendere i tuoi vestiti?
- Qual’è la keys più consona? … “abbigliamento”.
- Hai la minima idea di quanti e-commerce di abbigliamento ci sono online? Butto li a caso… 2 mila?
- Di questi 2000 e-commerce di abbigliamento vuoi che almeno il 10% non siano progetti seri?
- Quindi si può ipotizzare che ci siano 200 competitors ben attrezzati, che hanno esperienza, competenza e budget.
- Sai da quante posizioni è composta la prima pagina di google? 10 posti…
Immagino tu stia iniziando a capire quanto è poco realistico ipotizzare di poter raggiungere la prima pagina dei motori di ricerca.
E’ una lotta senza quartiere con dei degni rivali. Una lotta che quasi certamente non vincerai.
Quindi un po come fatto con la diversificazione, anche in questo caso invece di affrontare il concorrente in maniera frontale, proveremo a non affrontarlo.
Il doppio vantaggio della coda lunga.
Se mentre il primo vantaggio delle keys con coda lunga è evidente (indicizzare una keys più semplice da posizionare), il secondo impone un po’ più di ragionamento.
E’ bene partire da un concetto: le keys dirette sono quelle meno in target.
Faccio un esempio.
La keys “scarpe”.
Tizio arriva su Google e scrive “scarpe”.
Cosa starà cercando esattamente Tizio?
- Vorrà comprare delle scarpe?
- Vorrà studiare la storia delle scarpe?
- Vorrà vedere quanti tipi di scarpe esistono?
- Cerca un fatto di cronaca in cui c’era una traccia di “scarpe” sul selciato?
- Vuole informazioni su come va il mercato delle scarpe?
Non lo sappiamo, e forse non lo sapremo mai.
Questo per dire… una keys così difficile da posizionare può anche essere tanto inutile?
Ebbene, si. Quasi mai il traffico da keys diretta è in target.
Facciamo un esperimento: aggiungiamo qualche pezzo.
- “scarpe” – difficile che becchiate traffico in target.
- “scarpe online” – aggiungendo online si screma il 90% del traffico inutile. Ora appare chiaro che chi arriva dalla nuova key cerca di acquistare scarpe online.
- “scarpe sportive online” – ulteriore passo verso un target sempre più definito.
- “scarpe sportive da donna online” – Sempre più in target.
- “scarpe sportive vattelappesca da donna online” – Aggiungendo il brand del produttore…
Quindi appare chiaro che è il caso di fare di necessità… virtù.
Le parole chiave a coda lunga (long tail) sono essenziali per centrare sempre con più precisione il target e, come conseguenza, aumentare le conversioni.
Andiamo allora a lavorare sulle keys a coda lunga prendendoci quanto di buono possano avere.
Uno degli aspetti migliori è lavorare solo con persone che sono esattamente in target.
Inutile, anzi deleterio, cercare traffico non in target… non converte, è solo un costo!.
Ogni volta che andiamo ad allungare, come abbiamo visto, la coda… andiamo a perfezionare la ricerca aspettandoci che ci porti in casa (sul sito) un numero enorme di persone esattamente interessate ai beni o servizi che noi vendiamo.
Il posizionamento utile.
Quello che ci interessa, immagino, è posizionare in maniera efficiente delle parole chiave in modo che ci inizino a portare sul sito, regolarmente, persone potenzialmente interessate.
Abbiamo visto quanto siano più efficienti le long tail keys rispetto a quelle dirette.
Tirando un po le somme, preferite:
- Avere 500 persone al giorno sul sito, di cui 20 realmente interessate, dopo aver passato un dramma per posizionare una o più keys dirette.
- Avere 100 persone al giorno sul sito, di cui 40 realmente interessate, dopo aver facilmente posizionato una serie di parole chiave a coda lunga.
Avete risposto 2, giusto? Bene, ci siamo spiegati…
Perdere il traffico.
Un ulteriore aspetto inquietante di lanciarsi in maniera cieca a posizionare una o più keys dirette è che sono molto facili da perdere.
Questo perché la concorrenza, di solito, si concentra su quelle, specie se non fa le valutazioni affrontate poco fa.
Quindi mentre una keys lunga una volta piazzata ha una bassa probabilità che qualche grosso competitor concentri i suoi sforzi per rubarvela, su quelle dirette avviene.
Quindi dopo aver fatto un lavoro enorme per posizionare una key ad altissimo traffico, avrete centinaia di simpaticoni che lavorano giorno e notte per superarvi.
Questo fa si che il lavoro per le long tail oltre ad essere molto più semplice, è anche più stabile nel tempo.
Come uno sciame.
Un aspetto ovvio, che però è meglio specificare: una long tail key porta molto meno traffico rispetto ad una key diretta.
Come ovviare allora ad una necessità di traffico?
Posizionandone tante, un numero enorme.
Forse vi può interessare questo vecchio articolo.
Centinaia di pagine, ognuna con ben ottimizzata la parola chiave a coda lunga più consona, andranno a rastrellare traffico in target come e meglio delle keys dirette.
Sempre rimanendo nel campo dell’ovvio: facendo finta che portino sempre lo stesso traffico, se posizionate una pagina avrete 5 persone al giorno (numero a caso), 2 pagine saranno 10 persone, 20 pagine 100 persone, 100 pagine… insomma avete capito.
Conclusioni.
Una decina di anni fa i ragionamenti che avremmo fatto sarebbero stati completamente diversi ma oggi, con le condizioni che si sono create, le parole chiave a coda lunga (long tail) sono quasi sempre la strategia migliore.
Il quasi è riferito al fatto che dipende da quale settore si parla e con quali presupposti si lavora.
Ma, a prescindere, questo tipo di indicizzazione è un’ottima strategia.